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IPERTROFIA ADENO-TONSILLARE

Molto frequenti nei bambini sono i disturbi respiratori del sonno.
Questi sono determinati da un aumento di volume stabile delle adenoidi e/o tonsille, con una riduzione variabile dello spazio respiratorio e disturbi che vanno dal russamento fino ad un’ostruzione completa.
Nei casi più gravi si parla di “Sindrome dell’apnea ostruttiva” (OSAS), con manifestazioni cliniche che interessano l’intero organismo e comprendono: russamento abituale, respirazione prevalentemente orale, sonnolenza diurna, deficit di attenzione e iperattività, enuresi notturna, disturbi neurocognitivi e comportamentali, problemi di rendimento scolastico, sequele cardiovascolari e ritardo della crescita.
La storia clinica e l’esame obiettivo sono molto utili nella diagnosi dei disturbi respiratori del sonno.
Importanti sono il numero di apnee riferito dai genitori, ai quali è raccomandato un accurato periodo di osservazione del bambino durante il sonno.
In età pediatrica un numero di apnee > 5 è francamente patologico.


DIAGNOSI

L’ipertrofia tonsillare si valuta mediante una semplice esplorazione della bocca, mentre la fibroendoscopia transnasale del rinofaringe è la tecnica migliore per valutare il grado di ipertrofia delle adenoidi.
In bambini molto piccoli o non collaboranti, nei quali non può essere eseguito l’esame endoscopico, la diagnosi si basa sulla storia clinica e, in casi selezionati, sui risultati di una radiografia laterale della testa.
La polisonnografia (registrazione del sonno) trova rare indicazioni in questi casi per le difficoltà di effettuazione sia tecniche che organizzative.

Ipertrofia_adeno_tonsillare


TERAPIA

Nel bambini con stenosi significativa la terapia è chirurgica, con l’intervento di adenoidectomia con o senza tonsillectomia.
In bambini con ostruzione respiratoria parziale la terapia è medica e si basa sull’utilizzo di lavaggi delle fosse nasali, terapia con degli spray nasali a base di cortisonici locali, terapia con immunostimolanti e, in casi selezionati, antistaminici.


CONSIGLI UTILI

  • La valutazione della storia clinica (con particolare attenzione a storia di russamento, pause respiratorie nel sonno, sonnolenza e iperattività diurna, problemi di rendimento scolastico e di comportamento, flogosi delle vie respiratorie) deve essere effettuata con accuratezza, eventualmente con l’ausilio di appositi questionari.
  • In presenza di ipertrofia tonsillare di grado non elevato, per una corretta valutazione diagnostica, è necessario ricercare, con l’ausilio della collaborazione multidisciplinare, eventuali altre malattie in grado di contribuire all’OSAS (obesità, infezioni ricorrenti delle prime vie aeree, ostruzione delle fosse nasali, malformazioni ortodontiche o cranio-facciali, macroglossia, malattie neuromuscolari)
  • Una terapia locale a base di lavaggi nasali e  steroidi nasali, pur non rappresentando un trattamento definitivo per l’OSAS, può essere utile nel ridurne la gravità nei bambini con ostruzione nasale in attesa del trattamento chirurgico.
  • L’adenotonsillectomia è l’intervento di scelta nei bambini con OSAS da ipertrofia adenotonsillare stenosante (l’intervento di semplice adenoidectomia è sconsigliabile, dato l’elevato rischio di reintervento per la persistenza dell’OSAS)
  • L’intervento di adenotonsillectomia in bambini con OSAS e ipertrofia tonsillare funzionalmente significativa deve essere effettuato entro un tempo ragionevolmente breve a fronte degli effetti della sindrome sulle capacità cognitive/comportamentali del bambino, che si riflettono sul rendimento scolastico e sulla qualità della vita.
  • I bambini con OSAS e ipertrofia adenotonsillare, con sospetto di anomalie occlusali, necessitano di valutazione ortodontica.